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ENEA brevetta un nuovo sistema antisismico e termoisolante in fibra naturale

Gli eventi sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi tempi hanno messo in luce la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio, evidenziando come anche elementi senza funzione strutturale possano comportare gravi danni alle cose o perfino mettere a rischio la sicurezza delle persone. Si tratta delle tamponature, elementi preposti a svolgere funzione di delimitazione e chiusura degli ambienti di un fabbricato, che durante un terremoto possono essere espulse provocando disastrose conseguenze anche nel caso in cui le componenti strutturali non collassino.

 

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Gli eventi sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi tempi hanno messo in luce la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio, evidenziando come anche elementi senza funzione strutturale possano comportare gravi danni alle cose o perfino mettere a rischio la sicurezza delle persone. Si tratta delle tamponature, elementi preposti a svolgere funzione di delimitazione e chiusura degli ambienti di un fabbricato, che durante un terremoto possono essere espulse provocando disastrose conseguenze anche nel caso in cui le componenti strutturali non collassino.

 

Il nuovo sistema antisismico e termoisolante in fibra naturale brevettato da ENEA non solo risponde all’esplicita richiesta Normativa di adottare idonei accorgimenti che impediscano il ribaltamento fuori piano delle pareti, ma rappresenta un elemento in grado di coniugare sicurezza sismica, confort termo-acustico- igrometrico, risparmio energetico e sostenibilità.
La funzione antisismica è svolta da un numero di piani cordati, opportunamente combinati tra di loro, che si oppongono agli effetti espulsivi e consentono nel contempo di sfruttare a pieno le capacità di dissipazione energetica delle strutture, eliminando la problematica delle tamponature fragili. L’azione termoisolante è affidata invece a pannelli in fibra naturale opportunamente progettati per garantire la desiderata riduzione di trasmittanza termica. Avendo le componenti (piani cordati e pannelli) funzioni distinte e disgiunte, l’insieme costituisce un kit prefabbricabile da comporre secondo le esigenze applicative e da montare “a secco” mediante collegamenti meccanici.

Test numerici e sperimentali sono stati condotti utilizzando in particolare corde in canapa, ed hanno dimostrato come questo tipo di fibra abbia caratteristiche di resistenza e deformabilità tali da rispondere alle richieste prestazionali indicate dalle Norme. Anche per i pannelli, la fibra ritenuta più idonea è certamente la canapa. Studi recenti, anche condotti da ENEA, hanno evidenziato infatti come la canapa possieda straordinarie capacità isolanti, buona durabilità e garantisca una limitata velocità di propagazione delle fiamme in caso di incendio.
La semplicità di montaggio e la modularità rendono il sistema brevettato da ENEA applicabile non soltanto  nel caso di edifici nuovi ma anche nel caso di edifici esistenti o in condizioni emergenziali. Questa soluzione di rinforzo per le tamponature potrebbe quindi trovare largo impiego all’interno di “Casa Italia”, il Piano per la messa in sicurezza del territorio nazionale lanciato dal Governo dopo gli ultimi tragici eventi iniziati con il terremoto di Amatrice del 24 Agosto scorso.